Incontro con Manlio Massole.
“Descrivere la miniera è difficilissimo e dall’esterno non lo si può fare; per capire la miniera bisogna esserci dentro con i minatori che lavorano, ed è praticamente indescrivibile perché bisognerebbe descrivere il vuoto della montagna, il vuoto creato dal minatore nella montagna; c’è vuoto, in miniera, e buio e poi c’è il minatore; essere minatore più che un mestiere è uno stato d’animo, è un modo di essere; una volta che si va in miniera, o la si rifiuta immediatamente e si scappa dalla miniera perché è un mondo assurdo, oppure stranamente ci si innamora della miniera e si sente l’orgoglio di essere minatore; questo orgoglio è dato dai tanti pericoli che si affrontano in miniera e che l’uomo diventato minatore riesce a superare, ma vincendo se stesso però… l’ego, l’io, non esiste in miniera, in miniera esiste il noi; si ha una necessità continua dell’altro, raramente un minatore dice: io, io, io. Noi, noi, noi.“
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“Tratti in miniera”
è un progetto di Giuseppe Casu e Gianluca Stazi
in collaborazione con i minatori sardi
info su tratti.org
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LINK PROGETTO: “MINIERE”