Anima, teatro Palladium di Roma.

‘io’ non sono una persona. Nasco in ogni momento, non persisto in nessuno. Nasco in forma di risposta. In me permane ciò che risponde a quanto resta permanente.

La ferita dell’impossibilità del bene, dell’impossibilità di cambiare il mondo.

L’Anima Buona del Sezuan sullo sfondo, condensando la coralità nei tratti e interpreti essenziali, alla ricerca del nodo drammaturgico.

Un testo che si fa spezzato, impuro, azzoppato. Incapace di mantenere un andamento narrativo lineare ma tale da procedere per affondi che frammentano la trama in brevi paesaggi. È un testo che include altri testi, li assorbe in parte e in parte si lascia dirottare.

Nessun personaggio integro. Le identità sparpagliate, indossate da una pluralità d’interpreti in uno sfaccettare inesorabile che rompe il soggetto individuale nelle proiezioni possibili e in quelle improbabili.

Un gioco.

E una pratica, come strumento di navigazione con cui penetrare nella sfera del reale.

In scena il 21 maggio 2010.
Allestimento al teatro Palladium di Roma.

LINK:

triangolo scaleno teatro

teatri di vetro

teatro palladium di Roma

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